Requisiti acustici passivi degli edifici |
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D.P.C.M. “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” del 5 dicembre 1997.
La relazione fonometrica di verifica, che deve essere eseguita con strumentazione a norma di legge, può essere richiesta dal privato cittadino, dal giudice di pace e/o dall'amministratore del condominio. Nel caso che la perizia segnali il superamento dei limiti
di legge si potrà pretendere l’insonorizzazione degli impianti
rumorosi, l’isolamento dei solai o delle pareti divisorie, ed infine
anche il risarcimento del danno dall'impresa che ha costruito gli appartamenti.
La MG Fonotecnica offre servizi di previsione, verifica e consulenza, al fine di garantire al cittadino il diritto al benessere psicoacustico, ed all’impresa la necessaria sinergia per il raggiungimento degli obiettivi imposti dal legislatore. |
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D.P.C.M.
5 dicembre 1997
Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l'art. 3, comma 1, lettera e), della legge 26 ottobre 1995, n. 447 "legge quadro sull'inquinamento acustico"; Vista la circolare del Ministero dei lavori pubblici n. 1769 del 30 aprile 1966, recante i criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici nelle costruzioni edilizie; Vista la circolare del Ministero dei lavori pubblici n. 3150 del 22 maggio 1967, recante i criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici negli edifici scolastici; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993, n. 412; Considerata la necessita' di fissare criteri e metodologie per il contenimento dell'inquinamento da rumore all'interno degli ambienti abitativi; Sulla proposta del Ministro dell'ambiente, di concerto con i Ministri della sanità, dei lavori pubblici, dell'industria, del commercio e dell'artigianato; Decreta: Art. 1. - Campo di applicazione. 1. Il presente decreto, in attuazione dell'art. 3, comma 1, lettera e), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera, al fine di ridurre l'esposizione umana al rumore.
Art. 2. - Definizioni. 1. Ai fini dell'applicazione del presente decreto, gli
ambienti abitativi di cui all'art. 2, comma 1, lettera b), della legge
26 ottobre 1995, n. 447, sono distinti nelle categorie indicate nella
tabella A allegata al presente decreto. Art. 3. - Valori limite. 1. Al fine di ridurre l'esposizione umana al rumore,
sono riportati in tabella B i valori limite delle grandezze che determinano
i requisiti acustici passivi dei componenti degli edifici e delle sorgenti
sonore interne. Art. 4. - Entrata in vigore. Il presente decreto viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed entra in vigore dopo sessanta giorni.
Grandezze di riferimento: definizioni, metodi di calcolo
e misure
dove: D2m=L1,2m - L2 e' la differenza di livello; L1,2m è il livello di pressione sonora esterno a 2 metri dalla facciata, prodotto da rumore da traffico se prevalente, o da altoparlante con incidenza del suono di 45 gradi sulla facciata; L2 è il livello di pressione sonora medio nell'ambiente ricevente, valutato a partire dai livelli misurati nell'ambiente ricevente mediante la seguente formula:
a. indice del potere fonoisolante apparente di partizioni
fra ambienti (Rw) da calcolare secondo la norma UNI 8270: 1987, Parte
7, para. 5.1.
-categoria A: edifici adibiti a residenza o assimilabili;
Categorie Parametri 1. D 55 45 58 35 25 (*) Valori di Rw riferiti a elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari. Nota: con riferimento all'edilizia scolastica, i limiti per il tempo di riverberazione sono quelli riportati nella circolare del Ministero dei lavori pubblici n. 3150 del 22 maggio 1967, recante i criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici negli edifici scolastici.
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